Onorevoli Colleghi! - La delimitazione delle province italiane, effettuata con criteri obsoleti di mero decentramento amministrativo e di controllo del potere centrale, secondo superate logiche proprie dello Stato post-unitario, non è più del tutto rispondente ai bisogni di una società moderna che rivendica maggiori spazi di autogoverno, di autonomia politica ed amministrativa.
      Il territorio di Nola e del suo hinterland, per il quale si avanza formale proposta di elevazione a nuova provincia campana, ha una propria identità culturale ed una sua specificità storica, sociale ed economica.
      Esso comprende ben quaranta comuni: ventisette attualmente ricadenti nella provincia di Napoli, tredici nella provincia di Avellino. I comuni del comprensorio sono: Nola, Acerra, Avella, Baiano, Brusciano, Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Castello di Cisterna, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Domicella, Lauro, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Marzano di Nola, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Ottaviano, Pago del Vallo di Lauro, Palma Campania, Poggiomarino, Quadrelle, Quindici, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano, San Paolo Bel Sito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Sirignano, Somma Vesuviana, Sperone, Striano, Taurano, Tufino, Visciano. Già venti di questi comuni hanno deliberato l'adesione all'istituenda provincia e altri sono prossimi a deliberare in tale direzione. Il capoluogo della auspicata provincia sarebbe Nola, importantissimo nodo di transito e centro di confluenza e di riferimento, già dall'antichità, delle popolazioni del comprensorio.

 

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      Nola, dunque, si pone come fondamentale crocevia per la presenza di una ricca tradizione culturale, di una rete commerciale (CIS, interporto) di vaste proporzioni, di uffici pubblici, di strutture sanitarie. Il suo territorio, con una superficie superiore ai 400 chilometri quadrati ed una popolazione di circa 300 mila abitanti, oltre alla confluenza di importanti nodi autostradali (A-16 e A-17), presenta caratteristiche pianeggianti con insediamenti diffusi e notevoli infrastrutture viarie.
      L'amministrazione dello Stato, a Nola, è rappresentata dal Tribunale, dalla sede di facoltà dell'università degli studi di Napoli «Parthenope», da uffici finanziari, da un comando di compagnia della Guardia di finanza, dal comando dei carabinieri, dal commissariato di pubblica sicurezza, da un distaccamento dei vigili del fuoco, da un ufficio principale delle poste e da altri uffici. Alla ricchezza di servizi e uffici, che formano il presupposto indispensabile per la creazione di una provincia, fa inoltre riscontro l'esistenza di autonome strutture e giurisdizioni territoriali: associazioni dei commercianti, degli industriali, degli artigiani, sindacali, politiche, dei professionisti ed ordinistiche.
      C'è, dunque, un territorio ben delimitato sul piano geografico e nelle sue dimensioni socio-economiche; c'è una città che ha un suo passato, una sua storia, una ricca tradizione e che ha conseguito tutte le condizioni indispensabili per rappresentare il territorio. I comuni menzionati, del resto, già gravitano sulla città di Nola, che rappresenta il nucleo economico e commerciale di maggior rilievo (sia per il foro boario sia per il CIS e l'interporto con dogane); tanto che la stessa città di Nola è stata più volte individuata come centro residenziale di Napoli, nonché sede di insediamenti universitari.
      È pertanto fuori di dubbio, a coronamento delle indicazioni riportate, che la città di Nola svolge da tempo compiti e funzioni di carattere tipicamente provinciale, per cui l'approvazione della presente proposta di legge va a configurarsi come il riconoscimento giuridico di una situazione già pienamente e legittimamente collaudata e realizzata nei fatti.
 

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